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BARONE ROSSO con MIETTA, RICKY PORTERA, MAX ZANOTTI 2.12.19

BARONE ROSSO con MIETTA, RICKY PORTERA, MAX ZANOTTI 2.12.19

Lunedì 2 dicembre 2019 è andata in onda l’11ª puntata del Barone Rosso, il consueto appuntamento del lunedì sera con la buona musica, la voglia di stare insieme e la verità. Anche questo volo è stato condotto da Red Ronnie e ha ospitato artisti conosciuti e attesi e nuove scoperte. Red Ronnie ha corteggiato MIETTA per molto tempo prima di poterla avere ospite al Barone Rosso. Anche lei è molto contenta di partecipare, perché, come afferma: “la vera voglia di fare musica si può trovare solo qui”. E’ mancata per un po’ dalle scene, ma per sua ammissione, si mostra solo quando ha qualcosa da dire. Adesso ha riconquistato il suo spazio ed è tornata per restare.Il suo penultimo singolo, “Milano è dove mi sono persa”, è stato un piccolo miracolo, perché molto apprezzato e trasmesso, senza fare accordi con le radio. Era già stata ospite del Roxy Bar, ma ora la dimensione più intima del Barone Rosso le permette di raccontarsi. In una lunga intervista ripercorre tutte le tappe della sua carriera, dà spazio ai ricordi, così come ai nuovi progetti. Ha avuto il suo primo ingaggio a diciott’anni, per uno sceneggiato radiofonico, superando migliaia di aspiranti. Nel 1988 l’autore Claudio Mattone le propose “Sogno”, un pezzo che passò inosservato a Sanremo Giovani, ma che spinse la Fonit Cetra a puntare su di lei nell’edizione successiva, con il brano “Canzoni”. Con questo vinse nella sua categoria e si aggiudicò anche il “Premio della critica Mia Martini”. L’anno dopo fu Amedeo Minghi a volerla come interprete della sua “Vattene amore” e Mietta lo coinvolse nel duetto che tutti ricordiamo. Svela che le venne proposto addirittura “Almeno tu nell’universo” e Red fa riflettere dicendo che si trattò di una “sliding door” provvidenziale: lei rinunciò, cambiando in meglio la storia di Mia Martini, che ebbe nuovamente successo cantando una canzone che le apparteneva nel profondo. Mietta è una donna sempre splendida e molto seguita. Ha un bellissimo rapporto con i fan che la sostengono. Tra loro pure molte donne, che non la temono come una rivale, ma in lei si riconoscono. Oggi si sente serena e libera e nel video di “Cloro”, di cui Red mostra alcune immagini, è anche molto sensuale. Durante il live al Barone Rosso, accompagnata alla chitarra da Andrea Dessì del duo “Marea”, ripercorre in musica alcuni dei suoi successi, come “Vattene Amore”, “Canzoni” e “Baciami adesso”. Poi esegue “Historia de un amor”, canzone argentina, che racconta di una relazione ormai finita, ma che ben rispecchia il suo essere molto passionale e sincera. A questo proposito, legge anche una delle “Lettere d’amore mai spedite”, che farà parte del suo nuovo libro. Mietta, infatti, è pure scrittrice e dopo i riusciti “L’albero delle giuggiole” e “Tra l’acqua e l’olio”, ha in cantiere questo nuovo lavoro. Con generosità e leggerezza improvvisa un pezzo blues con Andrea Dessì. Seguono gli apprezzatissimi “Milano è dove mi sono persa” e “Cloro”, che in una versione acustica e informale, “da spiaggia”, come dice lei stessa, non perdono la loro energia e la loro bellezza. Attendiamo i nuovi singoli e l’uscita nei prossimi mesi del suo futuro album per applaudirla ancora. Secondo ospite della serata è RICKY PORTERA, una persona che Red considera meravigliosa e gentile, oltre che un chitarrista fantastico. Ha messo su carta verità e ricordi in un libro autobiografico: “Ci sono cose che non posso dire”. Invece, racconterà molto di sé e dei meravigliosi artisti con cui ha collaborato, nella presentazione ufficiale che avverrà venerdì 6 dicembre in un luogo emblematico e a lui molto caro: la casa di Lucio a Bologna. Si tratta di un evento unico, su invito, organizzato con la Fondazione Dalla. Nell’irripetibile chiacchierata tra amici a cui assistiamo, Red osserva che un rocker come lui non invecchia mai nell’animo. Ricky è d’accordo: è solo il fisico a portare i segni del tempo. In più è contento che gli anni abbiano eliminato la “stronzaggine” che lo caratterizzava in gioventù e gli abbiano “insegnato l’educazione”. Grazie ai video tratti dal Roxy Bar che Red gli mostra, affiorano i ricordi: la sua splendida mamma, l’amicizia con Lucio Dalla… Quest’ultima collaborazione è durata ben trentatré anni, ma come constatiamo amaramente, la presenza di un chitarrista, per quanto eccezionale, qui in Italia fa solo da contorno e viene spesso dimenticata dagli addetti ai lavori. Nonostante la cattiveria che dilaga, però Ricky Portera rimane un buono. Uno dei pochi rimasti. Anche nel suo live al Barone Rosso segue il cuore e decide di fare una canzone che suona pochissimo in pubblico, ovvero “Bambina mia”, composta nel ’92 e in cui ha espresso tutto l’amore per sua figlia. Mentre Portera si prepara per un altro pezzo, Red mostra un video girato a casa di Lucio Dalla, tre anni dopo la sua morte. In esso Ricky ricorda l’amico scomparso, dialogando con Michele Mondella, suo storico addetto stampa. Dopo averne tanto parlato, Ricky in studio omaggia Lucio interpretando una sua canzone che ama molto: “Vita”. Per celebrare, invece, la sua storia con gli Stadio, esegue “Bella più che mai”, dedicandola “a tutte le donne che hanno sentimento”. In uno di quegli incontri tipici dei programmi di Red, succede poi che Max Zanotti, altro ospite della puntata, realizzi un suo desiderio, ovvero quello di duettare con Ricky Portera sulle note di “Little Wing” di Jimi Hendrix. La loro performance è davvero memorabile. Al Barone Rosso si fanno sempre grandi scoperte. Stasera è la volta di MAX ZANOTTI. Per la sua carriera iniziata nel gruppo dei Deasonika, ora proseguita sia nel gruppo dei Casablanca che come solista, e per la bellezza dei suoi brani, tutti si chiedono come sia possibile che il suo nome non sia famoso ovunque. Max addita come causa la scarsa fortuna che il rock ha sempre avuto in Italia. In effetti, il pubblico da casa nota che, se le stesse canzoni fossero state scritte da un artista straniero, si sarebbe gridato al miracolo e si sarebbero riempiti gli stadi. Il suo ultimo album si intitola “A un passo”. Dapprima ne ascoltiamo un estratto in vinile, “Qualcuno qui si ferirà”, e poi inizia il live. Max Zanotti, accompagnato dal chitarrista Silvio Pirovano, con cui ha composto e arrangiato l’intero disco, esegue “In una goccia di veleno” e “La mia sporca abitudine”. Sono brani di grande atmosfera, come l’intero disco, che Max definisce “desertico” e “dark blues”. Colpisce moltissimo la qualità dei suoi testi e delle melodie. Lo stupore continua con “On The Other Side” che fa da filo conduttore a tutto l’album e descrive l’incomunicabilità: due persone sulle rive opposte di un fiume, si parlano e vorrebbero dirsi tante cose, ma uno non sente l’altro. “Love Me Blind”, che segue, è invece il singolo per cui è stato realizzato un particolare video: parla di una lettera scritta e mai spedita e delle lacerazioni interne che provoca il non detto. Nelle immagini questo malessere interiore viene rappresentato esternamente con lividi e ferite che rendono il volto di Max irriconoscibile. Ultimo brano del live è “Non ho visto niente”. Red poi sceglie di terminare la puntata ascoltando “On the Other Side” in vinile. La versione dell’album, infatti, accoglie come ospite una giovanissima artista italo-inglese, Kayla Parr, dalla voce strepitosa.